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al testo di Rosetta Sacchi
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E’ un mese maggio di promesse quelle ataviche e quelle nuove in cui ci si arrende al caso dopo le gioie ed i momenti funesti.
E se piove sorrido se il vento gonfia le fauci sorrido. E' il suo rumore che temo quando non reca il clamore della vita intorno e la tua voce padre, se levo gli occhi al cielo.
E se il sole m’acceca quando più è maturo sorrido. Maggio è un mese in cui non si può piangere ch'è un’amaca il tempo e l’avanzare ad ogni passo la certezza d'un approdo ad un giardino.
Quello che più non esiste ma è intatto nella memoria _con la polvere tra l’erba e le ginocchia sbucciate_ io intimorita, di corsa verso casa. |
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